Questa mattina il giovane kaspar Von Ovettonen ha prestato giuramento come guardia svizzera in Vaticano. Eccolo fiero e sicuro di se posare con la sua divisa dai distinti tratti rinascimentali di colore blu e giallo scuro e la sua alabarda.
I soldati appartenenti alla “Queen’s Guard” sono un corpo militare inglese che solitamente presta servizio di guardia davanti alle residenze reali.
Davanti a Buckingham Palace si tiene il cambio della guardia più celebre della città. Ogni mattina, alle 10.45, uno dei 5 reggimenti della Fanteria e la Banda del Reggimento si allineano nel cortile delle Wellington Barracks. Assistervi è uno spettacolo: ogni giorno le guardie, nella loro uniforme rossa e dal celebre colbacco in pelo d’orso, marciano fino al palazzo per il cambio delle sentinelle. Il Cambio della Guardia risale al 1660 e si tiene ogni giorno dal 1 aprile agli inizi di luglio, mentre il resto dell’anno si tiene a giorni alterni. Gli altri due Cambi della Guardia si tengono di fronte al palazzo delle House Guards e a St. James Palace.
Il pompiere per chi non lo sa,
è un domatore di qualità.
Il fuoco è feroce come un tigrotto:
io lo addomestico in quattro e quattr’otto.
Con la pompa gli faccio passare
tutta la voglia di bruciare:
te lo spengo come un lumino,
come la fiamma di un cerino.
Mi preoccupa però
un terribile falò,
per il quale serve a poco
l’accetta del vigile del fuoco:
la guerra può incendiare il mondo
da un polo all’altro in un secondo.
Ma sapete che faremo?
Tutti insieme lo spegneremo.
Sarebbe bello da vedere:
tutti gli uomini un solo pompiere!
Il 5 giugno ricorre l’annuale giornata del carabiniere.
La fondazione dell’Arma dei Carabinieri è stata voluta nel 1814 dal re di Sardegna Vittorio Emanuele I appena rientrato a Torino, al termine del periodo di occupazione francese.
Il nostro piccolo carabiniere con la divisa di gala ha il cuore gonfio di orgoglio nel pensare a tutta la gloriosa storia vissuta dall’arma dei carabinieri.
Gli alpini sono forse il corpo militare più amato qui in Italia e quando c’è una qualche calamità sono sempre tra i primi ad accorrere e a portare soccorso.
Il nostro nuovo amico è sull’attenti e sorridente mentre ascolta l’Inno d’Italia e ha il cuore gonfio di orgoglio nel ricordare quanti durante l’ultimo conflitto mondiale hanno combattuto per renderci liberi.
Pieno di emozione gli torna in mente una poesia imparata tanti anni prima a scuola….
” Io amo l’Italia, il mio Paese, per il suo cielo, per il suo mare, per la sua flora multicolore, per la sua spina e la sua corona di montagne gigantesche, per i suoi fiumi che hanno sulle rive un’ombra di querce e di salici piangenti, per i suoi laghi turchini come il cielo e immobili come specchi della bellezza eterna, per i suoi ghiacciai che il sole tinge di rosa, per le sue penisole che si lavano nel mare, per i suoi boschi che odorano di timo, per i suoi prati che odorano di giacinto e di viole.
Io amo il mio Paese, le memorie del mio Paese, la terra del mio Paese.”