Quell’anno, dicembre fu un mese molto triste per i cittadini di Pisatuorlo. A causa della crisi economica molta gente aveva perso il lavoro ed era evidente che le loro famiglie sarebbero rimaste senza grandi celebrazioni natalizie e senza regali. Giuseppe, che era un brav’uomo non fu l’eccezione. Una sera ritornò a casa e raccontò tutte le sue preoccupazioni alla moglie circa un probabile Natale senza regali .
I genitori raccontarono al figlio Eugenio che la crisi economica aveva rovinato i loro piani natalizi e che quell’anno, purtroppo non ci sarebbero stati dei regali.
Eugenio si rattristò molto. Il giorno dopo a scuola venne a conoscenza che anche i suoi amici avrebbero avuto un Natale triste come il suo per colpa della crisi.
“ Dobbiamo resistere e celebrare il Natale anche senza regali e dolci. Ricordate, ragazzi, nostro Signore è stato nato in una mangiatoia e nessuno gli ha regalato niente,” notò Maria, l’amica d’Eugenio. “ Facciamo anche noi un presepe vivente!!!”
A tutti piacque l’idea di Maria. I bambini cominciarono ad invitare tutti a partecipare al loro presepe e non si scoraggiarono.
Nella mangiatoia era stata posta una bambola di Maria che diventò il bambino Gesù appena nato. I bambini si erano vestiti come i protagonisti del Natale, ma davvero mancava chi avrebbe dovuto impersonare i Re Magi. La sera del Capodanno i bambini stavano giocando al presepe quando tre uomini vestiti come i Re Magi veri si presentarono ai bambini. Erano stranieri, molto simpatici, pieni di luce e dignità.
“Buona sera, cari bambini! La pace sia con voi!”dissero i Re Magi.
“Buona sera, grandi signori!” risposero i bambini contenti e sorpresi. “Ma chi siete voi?”
“Siamo i Re Magi. Non ci riconoscete? E siamo arrivati per adorare Gesù, il nostro Signore!”
“Ma…il nostro presepe è finto…” dissero i bambini. “La Stella di Betlemme non sbaglia mai,” disse Gaspare. “Il presepe vero c’è in ogni casa dove regna la gioia del Natale.”
“Cari bambini, voi pensate sul serio che il significato vero del Natale sia da collegare soltanto ai regali?” chiese Baldassarre. “Con il calore dei vostri cuori voi avete dato la vita al mistero della natività.”
I bambini si sentivano imbarazzati e tacquero per qualche tempo, mentre i Re Magi porsero loro alcuni piccoli regali. Un silenzio particolare regnava nell’aria e a tutti sembrava che il presepe fosse davvero vivo e che loro stessi fossero i veri protagonisti del Natale.
I Re Magi continuarono il loro viaggio a Betlemme, mentre i bambini felici decisero di celebrare tutti i loro Natali in modo simile, senza regali e dolci perchè con la gioia e la speranza nei cuori ogni crisi può essere vinta!!!”
Un grazie speciale va all’amica Kethuprofumo del blog Eternamenta per averci regalato questo raccontino e a tutti voi……..